71 anni d’età, oggetto di culto da parte di molti giovani amanti del rock e mito della nostra giovinezza, il “BOSS” parla di sé, ripercorrendo i suoi passi.
” Letter to You è un disco personale. È insolito sentire una delle voci più celebri del rock fare un bilancio in tempo reale di quello che ritiene importante: la famiglia, l’arte, la politica, il passato, la religione, la vita. Springsteen sembra finalmente avere trovato la pace e si capisce che la rabbia, la depressione provata nei momenti difficili, i conflitti fra le sue personalità l’hanno portato finalmente alla stabilità.”
Il cantante che Obama ha voluto accanto a sé al momento del suo giuramento, fa uscire questo album 10 giorni prima delle elezioni in USA e naturalmente non perde l’occasione di dare “cazzotti metaforici a Donald Trump. Non si è mai trattenuto in tempo d’elezione (anche correndo il rischio di farsi involontariamente male, come quando Reagan si è appropriato di “Born in the U.S.A.”) e in “Rainmaker” descrive un demagogo che inganna i contadini dicendo che riuscirà a vincere la siccità. Il messaggio è vestito con una melodia perfetta da cantare in coro allo stadio. Dice di averla scritta prima che Trump vincesse le elezioni, ma non a caso esce adesso. In House of a Thousand Guitars c’è il “clown criminale che ha rubato il trono e cerca qualcosa che non potrà mai avere”, altro chiaro riferimento al clown criminale che occupa la Casa Bianca.”
Tratto da “Rolling Stone”